Schede micologiche:
Amanita spissa (Fr.) Kummer (1)
In sintesi: TAGLIA ROBUSTA, CAPPELLO GRIGIO-TOPO, GRIGIO-BRUNO, RICOPERTO DA VERRUCHE GRIGIASTRE, GAMBO CON AMPIO ANELLO BIANCO, VOLVA FRIABILE.
Descrizione:
Cappello
Fino a 160 mm. di diametro, globuloso poi convesso e infine allargato, spesso, massiccio. Di colore grigio più o meno scuro, grigio ardesia, grigio
bruno, ricoperto da verruche fioccose grigio-beige, margine liscio.
Lamelle
Bianche, soffuse di grgio a maturità, fitte, intercalate da lamellule, attenuate o brevemente decorrenti sul gambo.
Gambo
Fino a 150 mm. di altezza, robusto e largo fino a 30 mm. alla base, dove forma un grosso bulbo sferico–ovoidale attenuato. Bianco nella parte superiore,
screziato di bruno nella parte inferiore, con anello pendulo, membranoso e striato. Volva biancastra, friabile, presto dissociata in squamette fioccose.
Carne
Bianca, talvolta leggermente arrossante, compatta, con odore e sapore di rapa.
Habitat
Specie ubiquitaria che si incontra facilmente sia nei boschi di latifoglie che in quelli di conifere o misti, a partire dall'inizio dell'estate e
fino alla fine dell'autunno.
Ovoidali – ellissoidali, lisce, 8 – 10 x 6 – 8 micron.
Note
specie non commestibile.
Per la spiccata variabilità delle sue tinte – dipendenti probabilmente dalle condizioni meteorologiche e dall'ambiente di crescita - in letteratura ne
sono state descritte alcune varietà. è rinvenibile in tutto il Biellese, a partire dalla fascia collinare (Pralungo S. Eurosia, Donato, Torrazzo, etc.)
e fino a 1200-1400 m. di altitudine (Oropa, la Bossola, S. Giovanni, Bocchetto Sessera, etc.).
(1) Dal 2004 il nome scientificamente correto è: Amanita excelsa var. spissa (Fr.) Neville & Poumarat.
Per ragioni pratiche si è preferito utilizzare il vecchio nome, poichè su moltissimi libri (Funghi del Biellese compreso) è descritta con questa denominazione.