Schede micologiche:
Cortinarius Violaceus (L : Fr.) Gray
In sintesi: Dimensioni medie o grandi, cappello lamelle e gambo viola, cuticola feltrata.
Descrizione:
Cappello
Da 20 a 130 mm. di diametro, inizialmente emisferico, poi convesso e largamente umbonato. Cuticola asciutta, opaca, feltrata per la presenza di fini squamule pelose. Colore viola scuro con una sfumatura porpora, imbrunente fino al grigio nerastro nei vecchi esemplari. Orlo ondulato, leggermente eccedente.
Lamelle
Adnate – uncinate, spaziate, intercalate da lamellule. Viola scuro poi bruno-rugginose per la maturazione delle spore, filo più chiaro.
Gambo
60 - 120 x 10 – 25 mm., cilindrico, clavato, massiccio, con bulbo basale largo fino a 40 mm., dello stesso colore del cappello, percorso da fibrille longitudinali più scure.
Carne
Violetta, più pallida se esposta all'aria, tenera, con odore di legno di cedro e sapore dolciastro.
Spore
Da ellissoidali a subovoidali, verrucose, 12 – 14 x 7,5 – 9 micron, bruno-ruggine in massa.
Habitat
Boschi di latifoglie, soprattutto di faggio e betulla, in luoghi umidi e tra lo sfagno, anche in boschi misti di conifere e latifoglie, dall'estate all'autunno.
Note
Specie abbastanza comune ma non ovunque diffusa. Nel Biellese è piuttosto frequente, soprattutto nella fascia boscosa collinare e submontana, ad es. Netro, Torrazzo, la Bossola, Oropa, Valle Cervo, Val Sessera.
Tra le tante curiosità segnaliamo che Cortinarius violaceus, essendo ricco di pigmenti vacuolari, può essere utilizzato per la tintura della lana e dei tessuti, imprimendo loro una sfumatura grigio-violetta. Per la stessa ragione, se cucinato – la specie è commestibile, benchè di nessun valore – colora di violetto tutto il preparato.
