Passeggiata fungina alla Piana del Ponte 2024
Dopo la pausa estiva, il Gruppo Micologico Biellese riprende le proprie attività, che stanno riscontrando un grande successo di partecipazione, con una piacevole passeggiata per boschi in Alta Valsessera, presso il Rifugio Piana del Ponte, sotto al Bocchetto Sessera, nel fondovalle del torrente Sessera.
La passeggiata sarà occasione per cercare gli ambiti funghi Porcini, le Trombette da Morto e altri funghi commestibili di stagione, oltre che occasione per poter scoprire i nomi delle specie fungine reperibili, direttamente nel bosco.
Il comitato scientifico del GMB sarà a disposizione di soci e accompagnatori che vorranno partecipare all’evento, durante il quale si scenderà a piedi dal Rifugio Casa del Pescatore presso il ponte sul torrente Sessera. Da qua si proseguirà attraverso i sentieri nei boschi, fino a raggiungere, con tutta calma, studiando i funghi osservabili dal vivo, il Rifugio Piana del Ponte.
Qua, attorno al mezzogiorno, Alessandra accoglierà i partecipanti per il pranzo che avrà un menu fisso ed un economico costo di 20€. Il pranzo sarà riservato ai soli soci del GMB e loro accompagnatori.
QUESTO IL MENU DEL GIORNO
- ANTIPASTO
Salame e Toma al taglio - SECONDO
Polenta e Funghi (raccolti dal GMB), in alternativa
Polenta e Salsiccetta - DOLCE
- CAFFE’
- VINO = 1 lt ogni 4 persone
PREZZO 20€ per i soci GMB, 25€ per i non soci
Il Rifugio Piana del Ponte e l’alta Valsessera
Il Rifugio Piana del Ponte si trova nel fondovalle del torrente Sessera, nella parte terminale di una delle vallate fluviali più selvagge del Piemonte, tant’è che ospita un SIC Sito di Interesse Comunitario, appunto il SIC Alta Valsessera IT1130002 della Rete Europea Natura 2000.
Sito che si prefigge la tutela della Flora e della Fauna locale, in particolar modo di un prezioso bosco di Ontani, oltre che la conservazione del Carabus olympiae (Sella, 1855) un raro coleottero carabide, endemico della Valsessera.
L’Alta Valsessera si trova al confine Nord tra Biellese e Valsesia. É una vallata chiusa che si estende per circa 13 km ed è circondata da tre distinte catene montuose, ad Ovest quella del Monte Bo (2.556 mt), Cima del Bonom (1.878 mt) e Monticchio (1.696 mt). a Nord dalla catena di confine amministrativo provinciale-orografico, costitutia dal Testone delle Tre Alpi (2.47 mt), Cima d’Ometto (1.912 mt) e Monte Camparient o Talamone (1.739 mt) sul cui versante Nord si trova l’Alpe di Mera di Scopello.
Queste due catene montuose appartengono alla zolla tettonica euroasiatica (Alpi settentrionali). Poco a valle dell’Alpe Camparient del comune di Valdilana, scorre il Rio Stramba, un torrente alpino che scorre all’interno di una antichissima linea di faglia, appunto la Linea Insubrica, che in pratica divide Europa da Africa. Questa faglia divide infatti la placca europea e quella africana segnando quindi, attualmente il confine tra la placca eurasiatica e la placca adriatica.
Nel tratto biellese, la Linea Insubrica si snoda tra il passo di Bocchetto Sessera (1.373 mt) e la Bocchetta della Boscarola (1.422 mt), passando attraverso il Rio Druetto, la Piana del Ponte, il Poggio Selletto Grosso (1.222 mt), il Dosso dell’Asino-Alpe Calcinone, l’Alpe Sella-Alpe Tench, Alpe Colette di Sotto e corso del Rio Stramba.
Rientrano tra le Alpi meridionali invece i monti che chiudono la vallata ad Est-Nordest, Cima della Mora (1.937 mt), Cima della Bondala (1.770 mt), Bondala della Mora (1.700 mt) e Cima di Foggia (1.538 mt) al di sotto della quale si trovano ad Ovest la Diga e Lago delle Miste o Mischie, a Sudest la Centrale Idroelettrica del Piancone. Chiude la parte basse della vallata il Monte Barone di Coggiola (2.044 mt) che segna il confine tra Biellese e Valsesia-provincia di Vercelli con le sue anticime Punta delle Camosce (1.699 mt) e Punta Pissavacca (1.659 mt), quindi il Monte Gemevola o Cornabecco (1.588 mt) ed infine il panettone dell’Alpe Noveis di Caprile.
Appartengono alle Alpi meridionali anche i monti che dividono il Biellese collinare da quello alpino. Si tratta della catena montuosa Bielmonte-Monte Rubello. Questa catena montuosa che si eleva mediamente tra i 1350 ed i 1600 mt, si snoda tra il Bocchetto Sessera e il comune di Portula con i monti: Monte Marchetta (1.558 mt), Monte Cerchio (1.621 mt), Rocca d’Argimonia (1.610 mt), Cima della Ragna (1.413 mt), Monte Rubello o Massaro (1.410 mt), San Bernardo col suo Santuario (1.405 mt), Monte Tirlo (1.303 mt) e infine Punta della Civetta (1.198 mt).
Amministrativamente, l’alta Valsessera e’ suddivisa in enclaves montane appartenenti a ben 17 comuni. Essendo una vallata chiusa e relativamente isolata, risulta particolarmente selvaggia, oltre che frequentemente aspra, soprattutto nel tratto attorno alla Diga delle Mischie e la centrale Idroelettica del Piancone.
Il suo isolamento e l’assenza di insediamenti stabili, hanno consentito la conservazione di diversi endemismi, alcuni dei quali sono il risultato di adattamenti alle ere glaciali, che qua in zona hanno visto la presenza dei ghiacci perenni solamente alle pendici del Monte Bo e lungo le coste Nord dei monti Barone e Cima della Mora, oltre ad avere goduto della protezione offerta dal Supervulcano del Sesia.
Tra gli endemismi tipici del territorio da segnalare, alle pendici del Monte Rubello e Monte Barone, il Citiso di Zumaglini (Cytisus proteus, Zumaglini 1860) (Chamaecytisus hirsutus ssp. Zumaglini), entità a rischio. Livello IUCN: LC non protetta e la Centaurea Bugellensis (Centaurea bugellensis, Soldano 1994), entità a rischio. Livello IUCN: LC non protetta, attorno al Monte Barone si può trovare il grazioso Allium narcissiflorum Vill. 1779 o Aglio Piemontese, entità protetta a livello nazionale, insieme con la non endemica Dafne odorosa, Daphne cneorum L. 1753, entità a rischio, protetta a livello nazionale. Tra i comuni di Coggiola-Portula e Valdilana si può trovare la Scopalia carniolica Jacq. 1764 specie rara a rischio estinzione, protetta a livello nazionale. Infine in valle è ben presente anche la Euphorbia carniolica Jacq. 1778, pianta tossica non protetta ma rara sui settori occidentali delle Alpi, qua invece ben presente.
La vallata ospita inoltre un raro bosco igrofilo costituito esclusivamente da Alneto, Ontano bianco (Alnus incana), messo a rischio da un progetto di espansione-raddoppio dell’attuale bacino del Lago artificiale delle Mischie e un pregevole bosco di Abete bianco (Abies alba) (l’unico bosco di Abete bianco spontaneo del Biellese).
I boschi attorno alla Piana del Ponte sono costitutiti in massima parte da Faggi. Lungo le rive del torrente vi sono noccioleti e Ontani, sporadici Frassini, Betulle, Pioppo tremulo e alcuni appezzamenti con rimboschimenti effettuati con Abete rosso.
Ricca la presenza fungina. Il GMB nel corso degli anni ha fatto un minuzioso lavoro di censimento di tutte le specie fungine rinvenibili in valle. Tra il 1982 e l’anno 2015 Renato Tizzoni del GMB, ha censito alcune centinaia di specie fungine presenti nel territoriom con anno del primo ritrovamento e altre preziose informazioni. Questo studio sarà reso nuovamente disponibile a breve sul nostro sito.
Passeggiata fungina alla Piana del Ponte 2024
Il sentiero che dalla Casa del Pescatore porta alla Piana del Ponte, attraversa anche l’antico sito di Rondolere, un sito archeometallurgico risalente al XVII-XVIII secolo. Recenti scavi archeologici hanno riportato alla luce l’Opificio Argentera e l’Opificio Rondolere, testimoni delle antiche lavorazioni del piombo, dell’argento e della magnetite di ferro, un minerale ancora oggi reperibile, insieme con pirite, quarzo, mica e tormalina, tra le rocce granitiche del Plutone granitico della Valle Cervo, che qua in zona ha il suo confine orientale.
Il Rifugio Piana del Ponte è raggiungibile, oltre che dalla Casa del Pescatore/Ponte sul torrente Sessera (1.198 mt), anche attraverso una più ripida passeggiata con partenza da Bocchetto Sessera (1373 m). Da qua si scende al rifugio che si trova a 1.062 mt d’altezza, con un buon dislivello di circa 200 mt. Questo percorso è completamente immerso nella foresta di Faggi del Rio Druetto, sulla cui parte iniziale è presente anche un bosco artificiale di Abete rosso.
Vedi anche sezione eventi. Piana del Ponte 2024@GMB.
Questo evento potrebbe subire una variazione di data in caso di maltempo.
Di seguito le fotografie di alcune tra le specie floreali rinvenibili in valle, minerali del territorio, funghi e il Rifugio.
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